La tecnologia Hyper-Threading fu realizzata per la prima volta sulle CPU Intel Xeon MP (Foster MP), ed allora era nota con il nome di Jackson Technology. Essa consiste nell'ottenere due processori logici da una CPU fisica singola; Ciò significa, che le due CPU virtuali ottenute dalla divisione delle risorse di un processore singolo, potranno elaborare un maggior quantitativo di istruzioni in parallelo, aumentando notevolmente le prestazioni del sistema hardware. Quando viene utilizzata la funzionalità Hyper threading siamo in presenza di una forma di tecnologia SMT (Simultaneous Multi Threading), e di processori logici, a differenza dei sistemi SMP (Symmetric Multi Processing) caratterizzati da due cpu reali. Naturalmente, non dimenticate che per poter sfruttare i due processori "virtuali" bisogna utilizzare un sistema operativo capace di supportarli. Windows 98SE, Windows Millenium Edition, e Windows 2000 Professional non sono stati progettati per poter utilizzare la tecnologia Hyper-Threading, mentre Windows XP (nelle versioni Professional e Home) la supportarno completamente (A tal proprosito vedi tabella B). A quest'ultimi sistemi operativi aggiungiamo Linux, BeOS, Unix e altri ancora.
TABELLA B.
Putroppo, non basta la compatibilità del sistema operativo con i due o più processori virtuali, ma bisogna che il software utilizzi tale capacità. Quindi, un Word o un Excel sfrutteranno un'unica CPU, e in un sistema dual-processor le prestazioni non aumenteranno di molto. Mentre se utilizzassimo il software di disegno CAD-CAM professionale 3D STUDIO MAX potremmo far lavorare i due processori logici durante il rendering di alcune scene complesse in 3D, e le prestazioni di un sistema dual processor sarebbero sicuramente superiori a quelle di un sistema single processor (discuteremo dopo i test dell'utilizzo delle applicazioni in ambiente Hyper-Threading).
Ma, il processo di rilevazione della tecnologia Hyper-Threading, come avviene?
Durante la fase di "boot" del sistema hardware, il BIOS, determina il numero di processori logici disponibili in quel momento, e registra solo il primo dei due (nel caso il sistema fosse composto da due CPU fisiche, quindi quattro processori logici) nella tabella MPS (Multi-processors Specifications) per garantire la compatibilità con i sistemi "legacy" (x esempio Windows NT). Quest'ultimi rilevano la tabella MPS, e non riconoscono il secondo processore logico, e la tecnologia Hyper-Threading. Successivamente, il Bios registra nella tabella ACPI (Advanced Configuration Power Interface) le informazioni riguardanti i processori logici presenti, e i sistemi che la utilizzano possono usufruire della tecnologia Hyper-Threading (x esempio Windows Xp professional).
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